Gluten free nel mondo Tante idee a cui magari non hai mai pensato
Un italiano su 100 circa soffre di celiachia. Un disturbo che da un lato indubbiamente condiziona e limita le abitudini alimentari di chi ne è affetto, ma che spesso lo porta anche a sperimentare e cercare alternative ai cibi ricchi di glutine che fanno parte della dieta tradizionale italiana: pane, pasta, pizza. Una, anzi, molte risposte ai celiaci in questo senso possono venire dalla cucina etnica, che offre un mondo di sapori vari e nuovi che si sposano perfettamente con la necessità di alimentarsi in modo gluten free.
Un mondo di alternative
Per chi ha nostalgia di un bel piatto di spaghetti, tante sono le alternative che si possono trovare nella cucina etnica.
Riso
Il primo sostituto di pane e pasta, per chi è celiaco, è il riso. È un alimento base per l’alimentazione di quasi tutti i paesi mondiali, e offre varietà che si possono scegliere per piatti gustosi e sani. Molto amato il riso basmati, dal caratteristico chicco lungo. Coltivato in India e Pakistan è ormai diffuso in tutto il mondo. Il suo nome vuol dire “regina di fragranza”. Bianco o integrale, si sposa particolarmente bene con carne e verdure.
Dalla Thailandia arriva invece il riso jasmine, caratterizzato da un profumo molto intenso che racchiude in sé una nota tostata. È molto adatto ad abbinamenti con il pesce.
Per piatti buoni, belli e senza glutine vanno ora per la maggiore il riso nero e il riso rosso. Dalle note di gusto indubbiamente caratterizzate, sono ricchi di proprietà benefiche per l’organismo, e quindi comunque ottimi per tutto il nostro pubblico.
Spaghetti di soia e di riso
Dalla Cina arrivano due tipi di pasta totalmente senza glutine. Oltre agli spaghetti di riso, un piacevole modo di gustare i carboidrati per chi soffre di celiachia è quello di cucinare gli spaghetti di soia. Originari della Cina, questi vermicelli trasparenti, leggeri e golosi hanno da tempo conquistato le nostre tavole. Gustosissimi conditi con verdure o carne, sono molto amati anche immersi nel brodo caldo, nella deliziosa versione zuppa di noodle.
Shirataki di konjac
Tra le paste etniche che stanno pian piano conquistando anche il nostro mercato e da provare assolutamente, anche per chi soffre di intolleranza al glutine, ci sono quelle a base di konjac. Si tratta di un prodotto meno conosciuto in occidente rispetto agli spaghetti di riso e di soia, ma che è un alimento tradizionale della cucina giapponese, la cui origine risale a circa duemila anni fa. Il loro nome vuol dire ‘cascata bianca e sono prodotti con la radice di konjac, una pianta che cresce in oriente. Gli shirataki sono totalmente privi di carboidrati e ricchi di fibre. Sono diventati famosi in occidente per le loro straordinarie qualità nutritive e perché inseriti nella seguitissima dieta Dukan. Oltre agli spaghetti, sono deliziosi anche gli gnocchi e le fettuccine.
Quinoa
Anche la quinoa è una ottima alternativa per offrire un piatto privo di glutine: ha origine nel continente americano ed appartiene alla stessa famiglia degli spinaci e della barbabietola. È perfetta come sostituto del riso in piatti caldi - condita come se fosse riso o in zuppe - ma anche in insalate miste, e come ingrediente per polpette e omelette.
Salsa di soia
Un discorso a parte va fatto sulla salsa soia. È considerata generalmente un alimento a rischio per chi soffre di celiachia, ma non bisogna necessariamente rinunciarci. Si tratta del condimento più amato e usato della cucina asiatica e la sua versione senza glutine è altrettanto gustosa di quella tradizionale.
Pappadum
Grazie alla cucina etnica, tanti celiaci possono scoprire oltre che sane e saporite alternative alla pasta, anche nuovi tipi di pane. Da provare assolutamente il goloso Pappadum. Si tratta di un pane indiano, completamente veg e gluten free, realizzato con farine di legumi: fagioli, lenticchie o ceci, fritto generalmente nell’olio di cocco. Il risultato è una cialda bruna, sottile e croccante, ricca di gusto e proteine che ricorda un po’ il nostro pane carasau.